Il popolo d'argento. La stirpe di Gengis Khan 03 by Conn Iggulden

Il popolo d'argento. La stirpe di Gengis Khan 03 by Conn Iggulden

autore:Conn Iggulden [Iggulden, Conn]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Historical
ISBN: 9788856628227
Google: ZeMeuQAACAAJ
Amazon: 8838476535
editore: Piemme
pubblicato: 2009-01-01T23:00:00+00:00


21

Gengis camminava insieme alle sue mogli e ai suoi fratelli dietro un

carro trainato da cammelli, nei sobborghi della città di Nur. Anche se in

inverno le giornate erano più corte, era raro che la brezza fosse pungente, e

per quanti avevano conosciuto il ghiaccio e la neve delle steppe, sembrava

piuttosto primavera. Aveva la mente limpida e calma per la prima volta da

mesi e osservava con orgoglio il piccolo Tolui guidare gli animali facendo

schioccare le redini. Il più piccolo dei suoi figli aveva appena compiuto

quattordici anni, ma la cerimonia di nozze era stata richiesta dal padre

della sposa, che pur avendo soltanto due anni più di Tolui gli aveva già

dato un figlio e ne aspettava un altro. Borte aveva dovuto parlarne con

Gengis perché il matrimonio fosse celebrato prima che uno dei parenti

della fanciulla si sentisse costretto a dichiarare una faida di sangue contro

il figlio del khan.

Anche se la famiglia aveva cercato di nascondere il ventre prominente

infagottando la fanciulla in abiti voluminosi, la seconda gravidanza era

evidente. Probabilmente la madre della sposa era rimasta a casa a badare al

primogenito, meditò Gengis mentre camminavano. Tolui e la ragazza,

Sorhatani, sembravano innamoratissimi, tanto da ignorare le leggi delle

tribù. Non era insolito che una fanciulla rimanesse incinta, ma Sorhatani

aveva dimostrato un coraggio fuori dal comune nel legare a sé Tolui senza

il consenso del padre. Era persino andata da Borte a chiedere se Gengis

avrebbe dato il nome al suo primogenito. Il khan aveva sempre ammirato

quel genere di sfrontatezza e aveva approvato la scelta di Tolui. Aveva

chiamato il bambino Mongke, che significava "eterno", un nome che

riteneva adatto a chi aveva il suo stesso sangue. Prese in considerazione

l'idea di dichiarare legittimi tutti i bambini delle tribù, che fossero nati

dopo un matrimonio o meno. Così si sarebbero risparmiati un sacco di

fastidi in seguito, ne era certo.

«Quando ero bambino» disse a un tratto, pensoso, «un giovane poteva

viaggiare per giorni prima di raggiungere la tribù della sua sposa.»

Khasar sbuffò all'idea. «Io ho quattro mogli, fratello. Se avessi dovuto

fare una cosa simile ogni volta che ne volevo una nuova, sarei ancora

scapolo.»

«Mi stupisce che tu sia riuscito a trovarne anche una sola» replicò Borte

Conn Iggulden

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2009 - Il Popolo D' Argento

con un dolce sorriso, e mostrò a Chakahai il dito mignolo, facendola

ridacchiare.

Gengis sorrise alla prima moglie. Gli sollevava lo spirito vederla ridere,

mentre camminava alta ed eretta, con le braccia nude abbronzate dal sole.

Persino la pelle diafana di Chakahai aveva assunto una sfumatura dorata

durante l'estate, ed entrambe le donne splendevano di salute. Fu felice che

Borte gli strizzasse l'occhio, accorgendosi che la stava guardando. Lei e

Chakahai sembravano aver raggiunto un certo grado di comprensione

reciproca dopo che l'accampamento era stato attaccato dallo scià. Se non

altro, pensò, non era costretto a tenerle d'occhio quando erano insieme, per

paura che si azzuffassero come gatti in un sacco. «Il popolo ha bisogno di

bambini, Borte» replicò.

Khasar rispose con una risata lasciva, e le due donne si scambiarono

un'occhiata esasperata. Khasar era padre di almeno diciassette figli, ed era

orgoglioso che ben quattordici di loro fossero sopravvissuti. Con la sola

eccezione di Temuge, tutti i fratelli di Gengis avevano fatto la



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